Amnesia : The Dark Descent
La memoria è un elemento fondamentale per la sopravvivenza umana, in quanto tramite il ricordo di eventi passati possiamo migliorare interiormente o trovare serenità. Tuttavia può succedere di voler abbandonare i propri ricordi perché sono terribili e si ripresentano nei nostri incubi e nella nostra vita quotidiana. E' questo ciò che all'incirca succede a Daniel, un ragazzo semplice, studioso, ordinario, che si risveglia in un castello freddo e oscuro, senza memoria. L'unica traccia dei suoi ricordi sfumati sono dei petali rosa sparsi per terra e fogli di carta impregnati di testimonianze terrificanti.
Il primo pensiero di Daniel è quello di capire il perché della situazione in cui si trova, ma le sue note lo incitano a lasciare al più presto quel tetro luogo. Egli inizia a cercare una via di uscita, ma sembra che qualcuno (o qualcosa) non voglia proprio lasciarlo andare. Porte bloccate, crolli improvvisi e folate di vento costringono il povero Daniel a doversi inoltrare sempre più nel castello, guardando verso la libertà come un miraggio sempre più lontano. Ogni minuto in quel castello sembra durare un'eternità ed ogni passo rischia di portarlo sull'orlo della pazzia e della disperazione. Il buio è parte integrante di essa e per evitarlo egli possiede solo degli acciarini e una lanterna, il cui combustibile non è affatto facile da reperire.
Come se non bastasse, Daniel viene perseguitato per tutto il tempo da orribili creature, deformate da chissà quali esperimenti, dalle quali deve stare alla larga per non impazzire o morire (chissà cosa è peggio). La sua unica vera arma è l'astuzia, tramite la quale deve risolvere vari enigmi e grattacapi lungo il suo tragitto per arrivare a scoprire tutti i segreti e le storie che si celano in quell'oscuro maniero.
Una sfera magica, due personaggi inquietanti e un solo modo per uscire da quel luogo maledetto.
-| Ambientazione |-
Il gioco è ambientato all'interno del Castello di Brennenburg, un vecchio maniero in rovina situato nel mezzo di una vasta foresta, appartenente al tanto enigmatico quanto inquietante barone Alexander.
Le sale iniziali si presentano quasi rassicuranti, con molte decorazioni, oggetti e quadri, oltre a numerose finestre dalle quali si può scorgere il paesaggio circostante. Ogni stanza è adibita ad uno scopo e per questo nessuna è uguale o simile all'altra, se non per alcuni elementi che ricorrono costantemente (come il camino o le librerie).
Scendendo nei piani più bassi l'oscurità si fa padrona. I punti di luce disponibili (come candele e torce) si fanno sempre più rari, costringendo spesso Daniel a dover far affidamento alla sua lanterna. Magazzini pieni di carcasse di ogni tipo, laboratori colmi di materiali pericolosi, prigioni anguste nelle quali riecheggiano i lamenti dei morti, stanze delle torture. Nessun luogo è sicuro per la sanità mentale di Daniel.
-| Gameplay |-
Amnesia è un vero horror ed è favoloso.
A differenza di altri titoli che basano il videogioco su jumpscares e meccaniche banali, Amnesia: The Dark Descent si merita realmente il titolo di "survival horror". Qui non si spara e non si ammazza. Qui si scappa e ci si nasconde, e si spera di non avere gli incubi la notte.
Il non sapere nulla rende fin dall'inizio rende le cose complicate: non si sa mai cosa ci aspetta. Nonostante abbiamo la porta alle spalle, fuggire da questo luogo sembra l'impresa più ardua del mondo. Inoltrandoci sempre più nel castello si passa da una iniziale inquietudine ad una forte ansia, terrore e follia nelle fasi più avanzate del gioco. Un vero e proprio climax oscuro, che metterà a dura prova la nostra sanità mentale di fronte a eventi sconcertanti, bestie deformate e una costante sensazione di essere seguiti.
Cuffie, buio e solitudine sono i tre elementi indispensabili per inoltrarsi in questa avventura, oltre ad un'ampia riserva di pannoloni. L' ambientazione è assai curata, ricca di dettagli e sicuramente troppo cupa per la vostra misera lanterna, quasi sempre vuota. Gli acciarini potrebbero abbondare, ma l'olio per la lanterna dovrà assere accuratamente razionato per evitare di rimanere a secco in luoghi privi di fonti luminose.
Insieme ad una musica incalzante che spesso funge da "misuratore di terrore" in presenza di pericoli e a degli effetti sonori pienamente azzeccati, immergersi nell'atmosfera risulta immediato e, come per il vostro alter ego, fuggire risulterà arduo.
Anche se sembra di essere soli non si ha questa fortuna . Esseri deformati ci seguono in ogni area, e più si avanza più questi si fanno insistenti e minacciosi. Non c'è alcuna arma o oggetto che ci permette di affrontarli (non funziona nemmeno tirargli una bibbia o qualsiasi cosa abbiate a portata di mano) e per questo l'unica soluzione è nascondersi dentro vecchi armadi o dietro qualche barile. Non fissateli troppo, o Daniel impazzirà , se già non lo siete per gli strani eventi che accadono, e dovrete sbrigarvi a risolvere enigmi per evitare che scambi uno di quei cosi per sua suocera.
Ad aiutarci nel gioco ci sarà un altro Daniel, quello precedente all'amnesia, che ha disseminato il posto di note per "aiutarsi" a lasciare quel posto, e Agrippa, uno scienziato un po' appeso, per contrastare i piani del pazzo Alexander, proprietario del maniero, e tornare a casuccia.
Tutto per una maledetta sfera.
-| Non c'è fine all'orrore |-
Una volta terminata la storia principale è disponibile l'espansione Justine (in download digitale) che dona qualche ora in più di terrore, narrando la breve storia di un nuovo personaggio. Inoltre esiste la possibilità di giocare avventure create da altri utenti grazie all'ottimo editor incluso nel gioco, allungando così quasi all'infinito la longevità del titolo. Roba per veri masochisti.
-| Conclusione |-
Successore al poco fortunato Penumbra, Amnesia raccoglie i pregi del suo predecessore, aggiungendo e migliorando elementi che rendono il gioco una vera esperienza videoludica.
Due piccole chicche molto interessanti: si possono ascoltare le registrazioni degli sviluppatori in ogni ambiente di gioco per saperne di più sulla realizzazione; inoltre è presente una cartella compressa chiamata "Super secret" nella quale sono presenti alcuni lavori riguardanti lo sviluppo, sbloccabile con i tre codici relativi ai tre finali.
Storia : 8.0 | Chiara, senza fronzoli, interessante.
Ambientazione : 8.5 | Atmosfera eccellente, realizzazione degli ambienti curata
Gameplay : 8.3 | Motore fisico con ampie possibilità, enigmi semplici, vera sopravvivenza
Grafica : 7.2 | Non eccelsa, ma perfetta per l'occasione
Sonoro : 8.9 | Musiche e suoni favolosi, sempre adatti per ogni occasione
IA : 6.8 | Bassa intelligenza dei mostri, ma non rovina l'esperienza
Bonus : 0.6 | Artwork e registrazioni sviluppatori
Totale: 8.55 / 10
Il primo pensiero di Daniel è quello di capire il perché della situazione in cui si trova, ma le sue note lo incitano a lasciare al più presto quel tetro luogo. Egli inizia a cercare una via di uscita, ma sembra che qualcuno (o qualcosa) non voglia proprio lasciarlo andare. Porte bloccate, crolli improvvisi e folate di vento costringono il povero Daniel a doversi inoltrare sempre più nel castello, guardando verso la libertà come un miraggio sempre più lontano. Ogni minuto in quel castello sembra durare un'eternità ed ogni passo rischia di portarlo sull'orlo della pazzia e della disperazione. Il buio è parte integrante di essa e per evitarlo egli possiede solo degli acciarini e una lanterna, il cui combustibile non è affatto facile da reperire.
Come se non bastasse, Daniel viene perseguitato per tutto il tempo da orribili creature, deformate da chissà quali esperimenti, dalle quali deve stare alla larga per non impazzire o morire (chissà cosa è peggio). La sua unica vera arma è l'astuzia, tramite la quale deve risolvere vari enigmi e grattacapi lungo il suo tragitto per arrivare a scoprire tutti i segreti e le storie che si celano in quell'oscuro maniero.
Una sfera magica, due personaggi inquietanti e un solo modo per uscire da quel luogo maledetto.
-| Ambientazione |-
Il gioco è ambientato all'interno del Castello di Brennenburg, un vecchio maniero in rovina situato nel mezzo di una vasta foresta, appartenente al tanto enigmatico quanto inquietante barone Alexander.
Le sale iniziali si presentano quasi rassicuranti, con molte decorazioni, oggetti e quadri, oltre a numerose finestre dalle quali si può scorgere il paesaggio circostante. Ogni stanza è adibita ad uno scopo e per questo nessuna è uguale o simile all'altra, se non per alcuni elementi che ricorrono costantemente (come il camino o le librerie).
Scendendo nei piani più bassi l'oscurità si fa padrona. I punti di luce disponibili (come candele e torce) si fanno sempre più rari, costringendo spesso Daniel a dover far affidamento alla sua lanterna. Magazzini pieni di carcasse di ogni tipo, laboratori colmi di materiali pericolosi, prigioni anguste nelle quali riecheggiano i lamenti dei morti, stanze delle torture. Nessun luogo è sicuro per la sanità mentale di Daniel.
-| Gameplay |-
Amnesia è un vero horror ed è favoloso.
A differenza di altri titoli che basano il videogioco su jumpscares e meccaniche banali, Amnesia: The Dark Descent si merita realmente il titolo di "survival horror". Qui non si spara e non si ammazza. Qui si scappa e ci si nasconde, e si spera di non avere gli incubi la notte.
Il non sapere nulla rende fin dall'inizio rende le cose complicate: non si sa mai cosa ci aspetta. Nonostante abbiamo la porta alle spalle, fuggire da questo luogo sembra l'impresa più ardua del mondo. Inoltrandoci sempre più nel castello si passa da una iniziale inquietudine ad una forte ansia, terrore e follia nelle fasi più avanzate del gioco. Un vero e proprio climax oscuro, che metterà a dura prova la nostra sanità mentale di fronte a eventi sconcertanti, bestie deformate e una costante sensazione di essere seguiti.
Cuffie, buio e solitudine sono i tre elementi indispensabili per inoltrarsi in questa avventura, oltre ad un'ampia riserva di pannoloni. L' ambientazione è assai curata, ricca di dettagli e sicuramente troppo cupa per la vostra misera lanterna, quasi sempre vuota. Gli acciarini potrebbero abbondare, ma l'olio per la lanterna dovrà assere accuratamente razionato per evitare di rimanere a secco in luoghi privi di fonti luminose.
Insieme ad una musica incalzante che spesso funge da "misuratore di terrore" in presenza di pericoli e a degli effetti sonori pienamente azzeccati, immergersi nell'atmosfera risulta immediato e, come per il vostro alter ego, fuggire risulterà arduo.
Anche se sembra di essere soli non si ha questa fortuna . Esseri deformati ci seguono in ogni area, e più si avanza più questi si fanno insistenti e minacciosi. Non c'è alcuna arma o oggetto che ci permette di affrontarli (non funziona nemmeno tirargli una bibbia o qualsiasi cosa abbiate a portata di mano) e per questo l'unica soluzione è nascondersi dentro vecchi armadi o dietro qualche barile. Non fissateli troppo, o Daniel impazzirà , se già non lo siete per gli strani eventi che accadono, e dovrete sbrigarvi a risolvere enigmi per evitare che scambi uno di quei cosi per sua suocera.
Ad aiutarci nel gioco ci sarà un altro Daniel, quello precedente all'amnesia, che ha disseminato il posto di note per "aiutarsi" a lasciare quel posto, e Agrippa, uno scienziato un po' appeso, per contrastare i piani del pazzo Alexander, proprietario del maniero, e tornare a casuccia.
Tutto per una maledetta sfera.
-| Non c'è fine all'orrore |-
Una volta terminata la storia principale è disponibile l'espansione Justine (in download digitale) che dona qualche ora in più di terrore, narrando la breve storia di un nuovo personaggio. Inoltre esiste la possibilità di giocare avventure create da altri utenti grazie all'ottimo editor incluso nel gioco, allungando così quasi all'infinito la longevità del titolo. Roba per veri masochisti.
-| Conclusione |-
Successore al poco fortunato Penumbra, Amnesia raccoglie i pregi del suo predecessore, aggiungendo e migliorando elementi che rendono il gioco una vera esperienza videoludica.
Due piccole chicche molto interessanti: si possono ascoltare le registrazioni degli sviluppatori in ogni ambiente di gioco per saperne di più sulla realizzazione; inoltre è presente una cartella compressa chiamata "Super secret" nella quale sono presenti alcuni lavori riguardanti lo sviluppo, sbloccabile con i tre codici relativi ai tre finali.
Storia : 8.0 | Chiara, senza fronzoli, interessante.
Ambientazione : 8.5 | Atmosfera eccellente, realizzazione degli ambienti curata
Gameplay : 8.3 | Motore fisico con ampie possibilità, enigmi semplici, vera sopravvivenza
Grafica : 7.2 | Non eccelsa, ma perfetta per l'occasione
Sonoro : 8.9 | Musiche e suoni favolosi, sempre adatti per ogni occasione
IA : 6.8 | Bassa intelligenza dei mostri, ma non rovina l'esperienza
Bonus : 0.6 | Artwork e registrazioni sviluppatori
Totale: 8.55 / 10